ansiaA fine Gennaio 2021 gli esperti che partecipavano al 22° Congresso della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia hanno lanciato l’allarme.

Accanto all’epidemia da Covid si sta espandendo una pandemia silenziosa che infetta la mente: un mix infernale di ansia, stress e depressione.

Così mentre i mass media si concentrano solo sui numeri dei contagi, i vaccini, le restrizioni agli spostamenti, un pericolo grave almeno quanto il Covid ci sta minacciando.

Il disagio mentale cresce in numeri spaventosi interessando innanzi tutto i malati di Covid (il 42% dei quali soffre di ansia o insonnia), ma non solo loro.

Il continuo e martellante terrore seminato dai telegiornali, i lutti senza un dignitoso estremo saluto, la crisi economica con centinaia di attività costrette a chiudere, l’impossibilità di pianificare il futuro hanno aumentato a dismisura stati d’animo di esaurimento, stanchezza e rabbia.

Crescono la disoccupazione, la precarietà del lavoro, la povertà.

Al congresso di Gennaio gli esperti hanno previsto un aumento vertiginoso di casi di depressione: fino ad 800.000 depressi in più in questi mesi del 2021!

Ansia e depressione sono legate da un rapporto strettissimo.
In realtà l’ansia, entro certi limiti, non è necessariamente negativa.

Nasce nelle emergenze come uno stato di super-attivazione interiore che ci spinge ad attingere a tutte le nostre risorse, a dare il meglio di noi, a non arrenderci.

Quando però la condizione ansiosa diventa troppo intensa e prolungata ci immobilizza e ci pietrifica.

La convinzione di non avere abbastanza risorse e competenze per affrontare i problemi ci stringe nella morsa soffocante di una sensazione continua di inadeguatezza e incapacità.

Il nervosismo e l’agitazione ansiosa diventano patologiche e spalancano facilmente le porte ad un senso di svuotamento e annullamento: la depressione.

I soggetti più a rischio, dicono gli studiosi, sono soprattutto donne, anziani e giovani.

Le donne perché più predisposte alla depressione, più toccate dalle ripercussioni sociali e lavorative della pandemia e spesso col peso doppio del lavoro e della famiglia anche nelle emergenze dei lockdown.

Gli anziani perché più fragili come salute fisica e mentale

I giovani dai 16 ai 34 anni perché più vulnerabili al distanziamento sociale e più soggetti alla crisi del lavoro.

Certamente un rimedio naturale non può risolvere da solo questa intricata matassa di emergenza psicologica e sociale.

Può però intervenire quando l’ansia non è ancora patologica, quando non richiede ancora un percorso complesso di psicoterapia, quando non ha bisogno ancora di psicofarmaci.

Proprio questi ultimi spesso vengono usati a sproposito, quando l’ansia è ancora ai primi stadi e non ancora patologica.

Gli psicofarmaci sembrano temporaneamente risolvere il problema, ma nel contempo te ne creano molti altri: dipendenza dal farmaco, assuefazione, intontimento, confusione e infine una conseguenza poco conosciuta anche dagli stessi medici.

Quale?

Un aumento del rischio di Alzheimer del 60-80% dopo più di 6 mesi di uso quotidiano di psicofarmaci (da uno studio sul BMJ del 2014).

Ecco perché non vanno usati alla leggera, soprattutto quando l’ansia è ancora agli inizi.

Soprattutto perché ci sono dei rimedi naturali che hanno scientificamente dimostrato di funzionare molto bene sull’ansia nei primi stadi.

E sono sostanze che non danno problemi di assuefazione, dipendenza o confusione.

Non aumentano il rischio di Alzheimer.

Addirittura non danno nemmeno quella fastidiosa sonnolenza che gli psicofarmaci provocano.

Sono rimedi naturali che aiutano ad abbattere lo stato ansioso preservando l’attenzione, la concentrazione, la possibilità di lavorare e di guidare in tutta tranquillità.

A guardare bene la letteratura scientifica, c’è la possibilità di creare una sinergia di più sostanze attive naturali, sfruttando magari anche un’azione diretta sulla tensione muscolare.

Infatti una delle prime somatizzazioni dell’ansia è proprio un irrigidimento dei muscoli che può dare dolori di pancia (gastralgie), torcicollo, mal di schiena.

Immagina ora di combattere l’ansia prima che diventi patologica con rimedi fitoterapici che vanno ad agire sia sul sistema nervoso centrale che sulla muscolatura liscia, ridonandoti un benessere ed un rilassamento naturale.

Se poi ci aggiungi un’ulteriore azione benefica sul sistema nervoso grazie alle vitamine del gruppo B, hai in mano un prodotto completo per combattere l’ansia prima che si complichi, prima che diventi patologica e apra i cancelli alla depressione.

Esiste un rimedio che riunisce tutte queste azioni benefiche in un unico prodotto: lo puoi trovare nel nostro store, cliccando qua => rimedio naturale per combattere l’ansia.

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