E’ da qualche mese che diversi studi scientifici stanno giungendo alle stesse conclusioni: bassi livelli di vitamina D sembrano renderci più esposti al Covid e ai suoi sintomi più aggressivi e pericolosi.

Il dott. Mario Balzanelli, presidente della società scientifica SIS 118, ha fatto una dichiarazione alla stampa ancora più precisa a questo riguardo.

Ecco il suo grido di allarme:

“All’ospedale di Taranto è stato documentato come, nella totalità dei pazienti con insufficienza respiratoria acuta secondaria a polmonite interstiziale alveolare, ci fosse un deficit estremamente severo di vitamina D3, tanto più marcato quanto più compromesse erano le condizioni cliniche”.

Possibile che una vitamina possa incidere a tal punto su questa terribile malattia?

Intanto occorre dire che la vitamina D non è una vera e propria vitamina, ma è un ormone, e come tale interviene in molteplici processi del nostro organismo con un’azione su più fronti.

E poi lo stesso dott. Balzanelli arriva a specificare in che modo questa sostanza naturale può aiutarci contro il Covid:

“La vitamina D interviene nella regolazione della risposta infiammatoria sistemica, nella modulazione della risposta immunitaria sistemica, nei meccanismi di protezione contro il danno polmonare acuto, nei meccanismi di riparazione del polmone colpito da insulti infiammatori,…nonché nella prevenzione della fibrosi polmonare in fase sindromica post-Covid”

È proprio così?

Un recentissimo studio italiano appena pubblicato sulla rivista Nutrients conferma le parole del dott. Balzanelli e va addirittura oltre.

Questo lavoro scientifico è stato coordinato dal prof. Sandro Giannini dell’Università di Padova e ha coinvolto ricercatori dell’Università di Parma, di Verona e degli Istituti di Ricerca CNR di Reggio Calabria e Pisa.

Lo studio è andato oltre le considerazioni di Balzanelli perché ha provato a valutare gli effetti della somministrazione di vitamina D in pazienti già colpiti da Covid.
L’obiettivo era valutare se l’assunzione di vitamina D avesse senso anche quando l’infezione era già in atto.

Quali sono i risultati?

In quei pazienti che avevano assunto la vitamina D, oltre alle terapie farmacologiche, il rischio di decesso o trasferimento in terapia intensiva era ridotto dell’80% rispetto a quelli che non avevano preso la vitamina (ma avevano preso solo i farmaci).

Addirittura lo studio mostra che maggiore era il numero di altre malattie presenti, più evidente era il beneficio portato dalla vitamina D.
Del resto anche il dott. Balzanelli aveva osservato che livelli adeguati di vitamina D nel sangue, assieme alla terapia contro la malattia, potevano contrastare la “tempesta citochinica infiammatoria”.

Ancora una volta, come sottolineato ormai da moltissimi medici specialisti, il dott. Balzanelli ribadisce l’importanza di contrastare la forte infiammazione che il Covid accende nel nostro organismo.

A questo proposito, tra le sostanze naturali che in letteratura hanno più studi sulle proprietà antinfiammatorie, c’è la curcumina.

E difatti non sono certo mancati gli studi su questa sostanza naturale anche in relazione al Covid.

Ad esempio, una ricerca uscita a giugno 2020 sulla rivista scientifica Frontiers in Cell and Developmental Biology, ha il seguente titolo: “L’effetto inibitorio della curcumina sulla tempesta citochinica indotta dai virus e il suo potenziale uso nelle polmoniti severe associate.” (Liu, Ying Front. Cell Dev. Biol, 12 june 2020).

Lo studio raccoglie parecchi dati scientifici sull’attività della curcumina contro le tempeste citochiniche, le infezioni virali, la possibilità di attenuare i danni polmonari e inibire conseguenti fibrosi ai polmoni.
Tanto che gli autori di questo lavoro chiedono che la ricerca scientifica sulle proprietà salutari della curcumina nelle sindromi da coronavirus prosegua.

E’ bene però ricordare che, per sfruttare queste proprietà, la curcumina deve essere potenziata nell’assorbimento con dei sistemi brevettati di origine naturale. Altrimenti fa ben poco rispetto alle sue potenzialità.

Ecco ad esempio cosa abbiamo escogitato noi di PLPharma per riuscire a fornire, in un unico prodotto, una curcumina ad elevato assorbimento, coadiuvata dalla vitamina D, dallo Zn col suo supporto al sistema immunitario e da altri bioattivi che contribuiscono all’azione sfiammante => (clicca qui)

 

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