La PEA

Nel 1993, il premio Nobel Rita Levi Montalcini è riuscita a scoprire il meccanismo d’azione di una sostanza prodotta da molte cellule del nostro corpo: la PEA (Palmitoiletanolamide).

Questa molecola si trova in concentrazioni elevate nel cervello e il nostro organismo la produce al bisogno contro il dolore e l’infiammazione.

Che succede allora se introduciamo nel nostro corpo della PEA estratta da alimenti, in modo che vada ad aggiungersi a quella interna?

La comunità scientifica internazionale ha condotto diversi studi su numerosi pazienti con dolore neuropatico (cioè dovuto a lesioni ai nervi).

Alla fine si è trovata d’accordo nel riconoscere la PEA come una sostanza utile per contrastare i processi infiammatori e contenere il dolore.

Addirittura, dagli ultimi congressi scientifici in ambito neuropsichiatrico è emerso un ruolo della PEA anche per il benessere del cervello contro il declino cognitivo e in generale contro i processi neurodegenerativi.

Il dolore neuropatico

Ma torniamo per un attimo al problema del dolore neuropatico, cioè quello provocato da un danno ai nervi.

È un tipo di dolore che si presenta bruciante e intermittente.

Potresti avvertire sensazioni simili ai crampi, a scosse elettriche, a spasmi.

A volte sembra piuttosto una puntura improvvisa che causa un violento e acuto dolore.

E poi anche formicolio, sensibilità che si riduce o che al contrario diventa così alta che basta solo toccare per saltare dal male.

Sono tutti sintomi dei dolore neuropatico.

Può essere dovuto a uno schiacciamento (es. lombosciatalgia), a malattie (es. diabete o ipotiroidismo), a virus come il COVID, l’herpes zoster o quello dell’influenza, ma anche a farmaci come ad es. i chemioterapici.

Che sia un dolore acuto o cronico, è sempre accompagnato da un’infiammazione.

E accanto a questa si osserva anche uno stress neuro-ossidativo: cioè un proliferare eccessivo di radicali liberi che seminano danni ovunque, anche alle cellule nervose.

Nel frattempo, se soffri di questi disturbi, per dirla semplicemente, tu hai un “male cane” che deve trovare al più presto sollievo: hai bisogno di alleviare il dolore!

Allo stesso tempo, però, devi anche rigenerare i nervi e contrastare l’infiammazione e lo stress ossidativo.

I farmaci che vengono prescritti, spesso non funzionano abbastanza e hanno fastidiosi effetti collaterali (sonnolenza, vertigini, alterazione del tono dell’umore…).

Ecco perché la nutraceutica, grazie ai suoi principi attivi naturali, può aiutare la terapia contro questi dolori, senza dare quegli eventi avversi tipici di certi medicinali.

Una soluzione naturale: la sinergia PEA – astaxantina

Qui entra in gioco proprio una delle ultime novità nel campo delle neuropatie: l’associazione della “molecola di Rita Levi Montalcini”, la PEA, con il più potente antiossidante naturale finora conosciuto.

Partiamo dalla PEA.

Questa molecola ha una scarsissima biodisponibilità: presa così com’è non viene assorbita più di tanto e quindi non funziona un granché. Perché dia i suoi benefici devi riuscire a farla assorbire bene dal tuo organismo.

Ecco perché una delle soluzioni migliori è un brevetto in cui la PEA è legata alla molecola naturale di fosfatidilcolina per dare un complesso con:

  • elevata solubilità
  • maggiore assorbimento e biodisponibilità
  • elevata concentrazione attiva di PEA

Inoltre, da studi scientifici, la PEA deve avere un dosaggio di almeno 600mg per funzionare bene, oltre ad essere resa biodisponibile.

Questa PEA così potenziata è stata poi associata al più potente antiossidante naturale finora conosciuto: l’astaxantina.

L’astaxantina è una sostanza prodotta da una microalga ed è 550 volte più potente della vitamina E contro i radicali liberi.

Inoltre è in grado di oltrepassare anche la barriera ematoencefalica, significa che, una volta assunta, può arrivare fino al cervello aiutando anche questo organo a contrastare lo stress ossidativo e l’infiammazione.

L’unione di PEA e astaxantina diventa una combinazione ottimale per contrastare il dolore, l’infiammazione e l’eccesso di radicali liberi che accompagnano le lesioni al sistema nervoso.

Unisci a questa combinazione anche l’azione della L-acetil carnitina (che agisce un po’ sul dolore e molto nello stimolare la rigenerazione dei nervi).

Quest’ultima sostanza è consigliata in prima battuta anche dalle linee guida della Mayo Clinic, un’ importante e molto autorevole organizzazione no-profit per la ricerca medica.

Da ultimo associa le vitamine del gruppo B (per rinforzare e proteggere i nervi).

Come risultato ottieni un eccellente rimedio naturale per contrastare il dolore neuropatico.

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