Estate: caldo, e che caldo!
Puoi azionare tutti i condizionatori che vuoi o cercare di creare correnti rinfrescanti spalancando tutte le finestre che hai a tiro, ma prima o poi il tuo bagno di sudore te lo fai.
Si parla spesso, anche in TV, di quanto il caldo possa stancarti, di come riesca a volte a causare malori. Ma ancora troppo poco si parla di un fastidio molto frequente che aumenta vertiginosamente con l’afa e col sudore: il prurito.
A volte è solo passeggero, altre volte più persistente ed in grado anche di rovinarti il piacere di una vacanza, o di peggiorare il lavoro nei mesi caldi.
L’eccessiva sudorazione è una delle cause scatenanti di questi pruriti estivi.
Infatti quando la pelle traspira molto, le goccioline abbondanti di sudore sono in grado di modificare il pH della pelle, di alterare il film idrolipidico superficiale protettivo e di destabilizzare la barriera cutanea dello strato corneo che difende il resto della pelle.
Insomma sudare troppo espone la pelle a secchezza e disidratazione rendendola più sensibile a quelle irritazioni che provocano prurito.
Anche il sole ci mette del suo: è in grado di provocare pruriti alla pelle anche quando non causa vere e proprie scottature.
Come ci riesce?
Riduce le difese fisiche della pelle rendendola più esposta a irritazioni da sabbia, cloro della piscina, creme e cosmetici, fibre dei vestiti.
Per di più il sole può scatenare eritemi e prurito se stai assumendo alcuni farmaci cosiddetti fotosensibili (alcuni antibiotici, anticoagulanti, la pillola, antidepressivi, antinfiammatori, antidiabetici…).
Il prurito quindi si accentua col sole, il caldo e la conseguente secchezza della pelle.
Non dimentichiamo poi che ambienti caldo-umidi generati da un’eccessiva sudorazione favoriscono anche la proliferazione di batteri e funghi (es. Candida) in grado di causare o aumentare il prurito.
E se ad esempio ti rifugi in montagna per sfuggire alla canicola estiva?
Nemmeno lì hai scampo.
Un altro connubio urticante, infatti, è quello tra il sole e alcune piante (si parla così di fitofotodermatiti).
Vale a dire?
Vale a dire che anche in montagna non sei del tutto al riparo dal prurito e non solo per il rischio ortiche. Anche svariati fiori possono dare allergie da contatto, così come le danno residui di pesticidi, vari insetti e parassiti delle piante. Il tutto amplificato dall’azione del sole.
In particolare, poi, sia al mare che in montagna, le punture d’insetto sono tra le principali cause di prurito!
Neonati e bambini, inoltre, sono ancora più a rischio di irritazione e prurito, per la maggior delicatezza della loro pelle.
A proposito di pelle delicata, che dire quando il prurito diventa INTIMO?
Esso è favorito dal mare, dalle piscine, da indumenti troppo stretti, ma anche da scarsa igiene così come, all’opposto, da detergenti troppo aggressivi. Per non parlare degli squilibri della flora batterica vaginale causati da antibiotici, dalla pillola, dalla menopausa, dalla gravidanza o da cattiva alimentazione.
L’ideale, a questo punto, sarebbe avere a disposizione una crema in grado di alleviare il prurito in tutti questi casi.
Magari una crema naturale, che rispetti tutti i tipi di pelle, anche i più delicati. Un crema che possa andare bene anche per il prurito intimo.
E comunque una crema che funzioni!
Per centrare tutti questi obiettivi, la ricerca scientifica ha testato con successo una formula innovativa adatta alle pelli più delicate, anche quando il prurito è intimo.
Infatti è una crema senza parabeni, siliconi, paraffina e senza profumi che possono irritare la pelle. È anche priva di metalli pesanti quali nichel, cromo, cobalto, mercurio e palladio. Ed è stata clinicamente testata.
Benissimo, ma funziona? E quanto funziona?
In uno studio pubblicato sulla rivista European Review for Medical and Pharmacological Sciences questa formula innovativa naturale ha dimostrato di ridurre il prurito vaginale al pari di una crema cortisonica. Senza dare gli effetti collaterali di quest’ultima, primo fra tutti, l’assottigliamento della cute.
Come ci riesce?
Grazie a tre attivi naturali:
- Zanthalene®. È un estratto dal pepe di Sichuan in grado di ridurre il segnale di prurito al cervello e ridurre la sensazione di calore. Questa sostanza ha studi anche sul prurito da psoriasi
- Avenanthramide® Estratto di polifenoli dall’avena con proprietà antirritanti e lenitive: diminuendo il rilascio di istamina nella pelle, riducono il prurito e l’infiammazione
- Olio di Jojoba. Di struttura simile al sebo umano, è facilmente assorbito dalla cute, forma uno strato protettivo che fa respirare la pelle ma allo stesso tempo le dona una profonda idratazione, anche quando c’è secchezza vulvovaginale. Così lenisce le irritazioni.
Capisci allora che diventa comodissimo avere sempre in borsa una crema così.
Una crema cioè in grado di alleviare rapidamente tutti questi tipi di prurito, anche quando interessano l’intimo o altre pelli molto sensibili come quelle dei bambini e dei neonati.
Questa formula innovativa e brevettata, in grado di lenire e alleviare i pruriti, la trovi qua => crema contro il prurito e l’irritazione della pelle